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Conclusa la terza carovana in Ucraina

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Nell’agosto 2024 siamo partiti in carovana con tre furgoni carichi di aiuti umanitari in direzione di Odesa e Mykolaiv dove abbiamo consegnato medicinali destinati agli ambulatori e beni di prima necessità e materiali per la ricostruzione nei villaggi liberati che da diverso tempo stiamo seguendo e supportando per permettere alla popolazione di tornare a vivere nelle proprie case.

Dopo il rientro in Italia di gran parte del gruppo partito dall’Italia, Nastia il nostro nuovo furgone si è diretto nella regione di Kharkiv dove fino al mese di novembre ha lavorato al fianco delle squadre di evacuazione nell’area di Kupjansk e Borove.
Sotto il fuoco nemico, in un paesaggio spettrale fatto di macerie boati e ronzii di droni abbiamo lavorato incessantemente per portare in salvo e al sicuro centinaia di persone che ancora vivevano vicino alla linea di contatto, anziani donne e bambini che non avevano altre possibilità per andare via a causa di mancanza di mezzi, alternative su dove andare e informazioni per farlo.

Nella regione di Kharkiv la macchina della solidarietà è ben attiva, anche se ha sempre bisogno di essere alimentata. Le persone evacuate e portate in città vengono accolte in un centro di accoglienza che fornisce loro un riparo, beni di prima necessità e li aiuta a trovare nuove sistemazioni per il futuro. Chi invece ha la possibilità, raggiunge amici o parenti che possono ospitarli.

Il lavoro di evacuazione è un compito fondamentale da svolgere anche se molto pericoloso perché le grosse organizzazioni non entrano nelle città e villaggi lungo il fronte, lasciando sole centinaia e migliaia di persone costrette a rifugiarsi in luoghi di fortuna e sopravvivere con quel poco che gli rimane.

Allo stesso tempo, Kharkiv che è la città più grande vicina al fronte, la situazione rimane drammatica. Le sirene suonano di continuo e a differenza della capitale le difese aeree sono inferiori, questo comporta continui attacchi sulla città che nella maggior parte dei casi colpiscono quartieri residenziali, abitazioni e luoghi pubblici.
Abbiamo lavorato al fianco dei soccorsi quando i missili colpivano la città, riparando le abitazioni colpite e distribuendo cibo e bevande calde agli sfollati.

La situazione in Ucraina rimane complessa e difficile, l’arrivo dell’inverno con i continui attacchi alle infrastrutture energetiche, l’avanzata del nemico e la continua perdita di uomini, hanno grosse ripercussioni sull’umore della popolazione che giunta ormai al terzo anno di guerra inizia a mostrare stanchezza. Per questo il nostro continua ad essere importante e fondamentale perché la solidarietà è l’arma più forte a nostra disposizione.