Ieri fin dalle prime ore del mattino e per tutto il giorno, l’Ucraina è stata oggetto di un massiccio attacco aereo che ha messo in allerta tutte le regioni, colpendone 15.
Oltre ai morti e ai feriti, i danni alle infrastrutture energetiche hanno causato enormi disagi, con l’elettricità che è tornata solo 24 ore dopo, e solo per poche ore.
A Kyiv, dove ci troviamo al momento, è stata colpita la centrale idroelettrica. A Mykolajv si prevedono blackout programmati tra le 14 e le 20 ore.
L’unico modo per vivere una parvenza di normalità in vista del rigido inverno è sopperire alla mancanza di elettricità con i generatori.
Aiutateci a raccogliere fondi per l’acquisto di generatori elettrici o, per chi ne avesse disponibilità,a donarli.

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#russiaisaterroriststate
Oggi in Ucraina riaprono le scuole e per il terzo anno di fila il suono della campanella è accompagnato dalle sirene e dai boati, come questa notte, in particolare a Kyiv. Ma non per tutti gli studenti oggi si rientra in classe, solo le strutture attrezzate con adeguati rifugi per portare bambini e studenti al sicuro in caso di attacco da parte dei russi, per gli altri si continua con la didattica a distanza.

Nei giorni scorsi insieme ai nostri amici del @beauty_studio_tripping , siamo stati a Malyn, una storica cittadina nell’oblast di Zhytomyr, poco fuori Kyiv, per consegnare un monitor e diversi materiali utili per i laboratori dell’istituto scolastico locale.
Una scuola d’eccellenza, appena ristrutturata, il cui direttore Alexander ci ha riservato un’accoglienza davvero speciale.
Dopo aver condiviso una pizza italiana, ci ha fatto visitare le aule, i rifugi attrezzati dell’istituto e i laboratori: dalla meccanica, informatica fino alla fotografia e teatro, dove i ragazzi possono sviluppare le loro idee e fare pratica con gli strumenti.

La giornata si è conclusa con la prospettiva di realizzare dei gemellaggi con gli istituti scolastici italiani, per far conoscere la difficile realtà dell’Ucraina in guerra e la forza morale di un popolo che non accetta la resa e la sottomissione.

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Le squadre di evacuazione ringraziano!
Nei giorni scorsi abbiamo consegnato barelle pieghevoli acquistate in Italia utili per le evacuazioni dalla linea del fronte perché leggere e maneggevoli ma allo stesso tempo resistenti. Purtroppo c’è una grossa richiesta di questo tipo di attrezzature e sarebbero molto grati di riceverne altre, il prezzo di una singola barella si aggira intorno ai 100 euro, per questo vi invitiamo a organizzare raccolte e donare sul nostro sito giuditta.online o attraverso il link in descrizione.
La solidarietà è una forma di Resistenza!

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Nei prossimi giorni partiremo verso est per unirci alle squadre di evacuazione civili dal fronte. Un compito difficile e pericoloso, per poterlo fare con la massima sicurezza abbiamo bisogno del vostro supporto e un contributo da perte di tutte e tutti per coprire le spese del carburante, per le riparazioni al veicolo e per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza come le piastre balistiche per proteggere il corpo da proiettili e schegge.
Potete donare a questo link, anche un piccolo contributo è importante!

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